Il Riflesso Della Luna

venerdì 20 marzo 2009

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Percepì ritmi tribali e.... lentamente, si fusero in richiami di gabbiano. I suoi ricordi formarono un’enorme bolla sospesa che, svanendo, lasciò un alone di color arancio. A quel punto risuonò nuovamente la voce dell’avo: «L’istante fluisce, tutto è melodia; cogliendolo entri nel tempo, ed è colore. Melanie, inizia a fluttuare nello spazio libera dai turbamenti». Il suo corpo, sussultando meravigliosamente, iniziò una danza liberatoria e primordiale; danzò fino allo stremo delle forze. Di nuovo la voce risuonò: «Ama il silenzio interiore, ogni pensiero può graffiare l ‘armonia».

lunedì 16 marzo 2009

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Si svegliò ai primi raggi dell ’alba, con una strana euforia addosso. «Ora so di poter vivere senza rimpianti. Io ed il mio corpo siamo uno», fu il suo primo pensiero mattutino. Nella carrozza che la riportava a casa, la conoscenza che era in lei splendeva sempre più. «Il corpo è certamente testimone e depositario di antichi riti; dunque, l’unione tra due corpi può evocare la pura danza». Melanie era profondamente cambiata. Sensazioni pareggiabili a voli notturni, risvegliarono stanche vibrazioni logorate dal tempo.

mercoledì 11 marzo 2009

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Ora sapeva che i dubbi nascono sulla pelle e, lentamente, insidiano il cuore. «Immensa speranza, risale la corrente. Vividi ricordi dai lineamenti sottili, guidano, in me, nuovi sentimenti». Pochi giorni dopo esser arrivata alla tenuta si presentò Arthur annunciando, per prima cosa, di aver lasciato la moglie. Inizialmente titubante, Melanie volle offrirgli un altra possibilità. «Melanie, ho atteso tanto questo momento! Come ti senti di nuovo a casa?» «Molto meglio Arthur; ma dimmi di te». «Cosa sono io, senza il tuo amore! Sospeso a mezz’aria; ecco come mi sento! ».

martedì 3 marzo 2009

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«E’ cambiato qualcosa, Arthur». «Buone notizie, spero! ». «Credo di si. Avremo modo di verificarlo insieme. Il sentiero che porta al mio cuore lo conosci; spero che, d’ora in avanti, la tua sia una condotta limpida», «Ho riflettuto molto sul dolore che ti ho arrecato, Melanie. Farò qualunque cosa per rimediare», «Il nostro, non è mai stato un rapporto ben definito. Sono stufa dell’ambiguità». «Ne hai tutte le ragioni». Passeggiavano lungo il viale principale mentre cercavano di suggellare le loro intenzioni. I loro propositi erano suffragati da vibrazioni che davano speranza. Entrambi stavano accrescendo la fiducia nel nuovo amore. Trascorsero molti giorni, nel tentativo di sciogliere tutti gli interrogativi. Ponderare ciò che ci capita svuotati da idee preconcette è la cosa più difficile nei rapporti umani.

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