Il Riflesso Della Luna

mercoledì 29 luglio 2009

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Quella volta, non riuscendo ad eliminare il disagio che mi portavo dentro, capii che qualcosa, in me, era davvero cambiata. Nei giorni successivi al mio arrivo in Italia, non si verificarono episodi di una certa rilevanza. Il mio fedele “Norfolk”, un segugio affezionatissimo riuscì, però, a fiutare che qualcosa non andava per il verso giusto. Le passeggiate che facevamo spesso e con grande soddisfazione, dopo l’incontro con lo “spirito”, si colorarono con tinte fosche. In una di queste, ebbi la conferma che l’esperienza inglese non era affatto svanita. Caricai “Norfolk” in auto, con l’intenzione di trascorrere una giornata spensierata in montagna.

venerdì 24 luglio 2009

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Ad una cinquantina di chilometri dalla mia residenza, c’è la catena appeninica, dove vado spesso a ritemprarmi. In una conca, che non manco mai di visitare col mio cane, lo spazio è sufficiente per correre e riposarsi in assoluto silenzio. Per giungerci, si deve percorrere un sentiero scomodo, che scoraggia la maggior parte dei visitatori. Quel giorno, ”Norfolk” era inspiegabilmente agitato ma subito non me ne curai. Ci divertimmo per ore, e nulla lasciava presagire ciò che sarebbe accaduto di lì a poco. Improvvisamente, calò una nebbia tale da oscurare il giorno; il cane iniziò ad abbaiare e non riuscii a farlo smettere. Ad un tratto, sentii un fragore alle mie spalle e, voltandomi, fui accecato da un bagliore che avanzò verso di me. Tutto, intorno a me, iniziò a cambiare colore.

martedì 21 luglio 2009

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Un richiamo irresistibile, intanto, da quella natura selvaggia, mi avvolse piacevolmente. La mia coscienza, fu messa a dura prova, non riuscendo a fornire una spiegazione accettabilmente logica. Nel tentativo di riappropriarmi di me stesso, non mi resi subito conto di cosa si era avvicinato. Quando fu a pochi passi, rimasi impietrito da ciò che vidi. Una maestosa creatura, con sembianze animali. «Walt», mi disse, «hai rotto l’equilibrio di “Sha”; ti prego di ripristinarlo, prima che sia tardi». «Chi sei? Cosa vuoi da me?». «Sono ciò che sta tra te e la tua ombra». «Ma…chi mi dirà cosa dovrò fare?», chiesi con aria incredula. «Sarà quel luogo a farlo!».

lunedì 13 luglio 2009

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Fu così che l’apparizione svanì e...con essa la nebbia. In lontananza sentii abbaiare; era “Norfolk”. Il giorno dopo, ero ancora frastornato da quell’episodio. Alcune domande non mi lasciavano un attimo. «Era uno spirito animale? Oppure una mia proiezione?». Decisi, nel primo pomeriggio, di uscire un po’ da casa; sentii che stava divenendo sempre più “stretta”. Passeggiando per le vie del centro, l’effetto che aveva avuto su di me l’ultimo incontro, si fece di nuovo sentire. Ogni persona che mi passava accanto, emanava come dei suoni confusi, o per esser più precisi, disturbati. «Silenzio!», dissi a me stesso.

lunedì 6 luglio 2009

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I miei pensieri scomparvero, e così iniziai ad ascoltare frasi e pensieri da chi incrociavo sul mio cammino. «Ora telefono a Leo e gli dico come stanno le cose!». «Ehi, ma chi ha parlato... anzi, chi ha pensato? », mi chiesi. Subito dopo una donna. «Devo aver lasciato le chiavi sul comodino». Poi un ragazzino. «Mica tanto forte il Giangi, l’ho battuto alla prima partita!». «Ehi, basta!», urlai. Ascoltare i pensieri degli altri era una cosa terribile. Tornai a casa di corsa, attraversando un fiume di persone, parole e pensieri. Appena arrivai, ebbi una sensazione di sollievo; distendendomi a letto mi addormentai. Le quattro del mattino; sveglia improvvisa.

mercoledì 1 luglio 2009

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«L’antidoto per le cattive emozioni, sono le buone!», risuonò una voce nella stanza. Mi tirai su dal letto di soprassalto con il cuore in gola. La paura fece sparire il sonno, e così decisi di accendere il computer, restando sveglio per il resto della notte. «Forse di Martedì non si parte», pensai la mattina, «ma di Mercoledì, sì». Prenotai, così, il biglietto, con l’intenzione di mettere le cose a posto. In viaggio, anche se gli ultimi inconvenienti scatenatisi nella mia città erano spariti, dovetti fare i conti con i miei pensieri. Onestamente, il mio morale non era migliorato molto. Di nuovo in Inghilterra.

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