Il Riflesso Della Luna

lunedì 17 settembre 2012

55 EPILOGO


Il giorno successivo, passai tutto il pomeriggio
in un rudere che fa parte dei miei luoghi d’introspezione;
lì la storia è ancora viva.
Il tramonto, colorò di un rosso fuoco ogni
singola pietra, ed ebbi la sensazione di trovarmi
al centro di una festa dall’antico sapore.
Percepii la spensieratezza di un paese che, con
canti e balli voleva, per un giorno, disertare la
malinconia dell’incessante lotta per l’esistenza.
Era, nel frattempo, calata la notte, ed i contorni
frammentati della rocca, divennero d’argento.
Fu allora che, alzando gli occhi al cielo, ritrovai
la compagnia della luna.
Tutto il viaggio, in un istante, assunse un nuovo
significato.
I cicli che si ripetono, la pienezza, il vuoto.
Forse anche noi, come la luna, svaniamo per
apparire di nuovo, senza una ragione,
solo per “brillare”.

giovedì 13 settembre 2012

54 Igor


Sai, prima di partire ero davvero in collera
con te, ma ora sono felice che tutto sia tornato al
giusto posto».
«Come sapevi che ero riuscito a neutralizzare il
patto?», gli chiesi.
«Mi apparve in sogno, qualche giorno fa, mio
nonno Igor, che sostenne di esser stato liberato da
due italiani. Aggiunse che non lo avrei più rivisto
perché la sua essenza sarebbe svanita nel cosmo.
Capii subito trattarsi di te e di quella p…!!!».
«Ehi, calmati!!! Il tuo, è un atteggiamento infantile.
Dovresti ringraziarla, piuttosto; senza di lei
saremmo ancora schiavi di qualcosa che è, e sarà
sempre, contro l’ordine naturale.
Ogni cosa deve finire il suo corso, senza scorrettezze
dettate da stupidi interessi egoistici».
Fui molto duro con lui, ma capì di aver sbagliato
e si scusò.
Giungemmo, poco dopo, nel parcheggio dove avevo
lasciato l’auto.
Prima di separarci, ci stringemmo la mano
amichevolmente.
A distanza di tempo, mi accorgo che la miglior
definizione, per ciò di cui fummo protagonisti,
sia “viaggio attraverso l’essere”.
Mentre, però, ci si accinge ad una descrizione
razionale dei fatti, si resta al buio, quando si
tenta di comprendere ciò che li ha originati.

venerdì 7 settembre 2012

53 Partirò stanotte


Quando ebbi terminato, mi disse di aver capito di
esser stato un’egoista.
«Boris, devi solo dirmi perché hai costruito quella
montatura riguardo la nostra parentela».
«Sai benissimo che, altrimenti, non mi avresti mai
dato la metà del medaglione», mi rispose.
«Lo avevo immaginato».
Volevo fargli conoscere la mia terra, così visitammo
alcuni luoghi caratteristici. Non poteva
certo mancare un’escursione sugli Appennini.
Quei luoghi hanno sempre avuto, per un solitario
come me, un fascino particolare.
Cenammo in un ristorantino, dove tutto sembrò
di una perfetta genuinità.
Completamente soddisfatti, riprendemmo la via
di casa.
«Partirò stanotte», disse Boris.
«Se vuoi restare, sarò ben felice di ospitarti».
«Ti ringrazio ma ho, a casa, qualcuno che mi aspetta.

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