Il Riflesso Della Luna

giovedì 13 settembre 2012

54 Igor


Sai, prima di partire ero davvero in collera
con te, ma ora sono felice che tutto sia tornato al
giusto posto».
«Come sapevi che ero riuscito a neutralizzare il
patto?», gli chiesi.
«Mi apparve in sogno, qualche giorno fa, mio
nonno Igor, che sostenne di esser stato liberato da
due italiani. Aggiunse che non lo avrei più rivisto
perché la sua essenza sarebbe svanita nel cosmo.
Capii subito trattarsi di te e di quella p…!!!».
«Ehi, calmati!!! Il tuo, è un atteggiamento infantile.
Dovresti ringraziarla, piuttosto; senza di lei
saremmo ancora schiavi di qualcosa che è, e sarà
sempre, contro l’ordine naturale.
Ogni cosa deve finire il suo corso, senza scorrettezze
dettate da stupidi interessi egoistici».
Fui molto duro con lui, ma capì di aver sbagliato
e si scusò.
Giungemmo, poco dopo, nel parcheggio dove avevo
lasciato l’auto.
Prima di separarci, ci stringemmo la mano
amichevolmente.
A distanza di tempo, mi accorgo che la miglior
definizione, per ciò di cui fummo protagonisti,
sia “viaggio attraverso l’essere”.
Mentre, però, ci si accinge ad una descrizione
razionale dei fatti, si resta al buio, quando si
tenta di comprendere ciò che li ha originati.

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